Il termine “chimica verde” è stato coniato nel 1991 dal docente dell'Università di Berkeley, Paul Anastas, ed indica un nuovo approccio tecnologico che applica principi innovativi nella progettazione di processi chimici industriali.
uso di materie prime ricavate da fonti rinnovabili;
aumento della selettività e delle rese delle reazioni chimiche;
sostituzione di composti obsoleti con nuove alternative che mantengano la loro efficacia funzionale, riducendo nel contempo la tossicità nei confronti dell'uomo e dell‘ambiente;
monitoraggio, miglioramento e riduzione dell’emissione dell’anidride carbonica nell’ambiente;
riduzione della quantità di materie prime e di energia impiegate nelle reazioni chimiche;
riduzione della formazione di sottoprodotti e del conseguente smaltimento nell’ambiente;